Comitato Unico di Garanzia (CUG)

Il comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la non discriminazione e il benessere di chi lavora (cug) è un organismo interno all'amministrazione, previsto dalla legge 183/2010. E' costituito con atto dirigenziale al fine di...

Descrizione

Il comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la non discriminazione e il benessere di chi lavora (cug) è un organismo interno all'amministrazione, previsto dalla legge 183/2010.
E' costituito con atto dirigenziale al fine di ottimizzare la produttività e migliorare l’efficienza collegate alla garanzia di un ambiente di lavoro rispettoso dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo, di contrasto a qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per le lavoratrici ed i lavoratori dell’ente ed esercita le sue funzioni in piena autonomia gestionale garantita dall’amministrazione.

Indirizzo di posta elettronica dedicato alle problematiche di genere all'interno dell'ente:
pariopportunita@comune.buggiano.pt.it

Documenti

Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni - CUG del Comune di Buggiano, si compone:

- In rappresentanza delle RSU
Componenti Effettivi
C.G.I.L. – F.P. Pasqui Elena
C.I.S.L. – F.P. Ceccotti Giovanni
Componenti Supplenti
C.G.I.L. – F.P. nessuna designazione
C.I.S.L. – F.P. Diletta Saracino

- In rappresentanza dell’Amministrazione
Componenti Effettivi
Antognoli Sabrina
Magrini Adriano

Componenti Supplenti
Angeli Alberto

La Dott.ssa Antognoli Sabrina è la Presidente del Comunicato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.

 Il CUG è un organismo di garanzia che esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica nell'ambito delle competenze allo stesso demandate dall’art. 57, comma 3 del D.Lgs. 165/2001 e dagli atti di indirizzo. A titolo esemplificativo il CUG esercita i compiti di seguito indicati:
a. Propositivi riguardo:
• la predisposizione di piani di azioni positive per assicurare una reale parità tra donne e uomini;
• la promozione di indagini, studi, ricerche, seminari anche in collaborazione con altri Enti, Istituti e Comitati aventi analoghe finalità;
• la promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
• la realizzazione di iniziative volte a dare attuazione alle direttive comunitarie per l’affermazione sul lavoro della dignità delle persone;
• la promozione di azioni volte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
• la realizzazione di interventi (quali, ad esempio, indagini di clima) idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze di natura sessuale o psicologica presso l’Amministrazione;
• la collaborazione con l’Amministrazione, anche attraverso il diretto raccordo con specifiche figure quali il responsabile della prevenzione e sicurezza o il medico del lavoro, per lo scambio di informazioni utili ai fini della valutazione dei rischi in ottica di genere e dell’individuazione di tutti quei fattori che possono incidere negativamente sul benessere organizzativo, in quanto derivanti da forme di discriminazione e/o violenza morale o psichica.
b. Consultivi, mediante la formulazione di pareri preventivi all’Amministrazione su:
• materie di particolare rilevanza per la condizione del personale, quali: accesso e progressione di carriera, attribuzione di incarichi e responsabilità, mansioni, formazione e aggiornamento professionali, orario di lavoro, forme di lavoro flessibile, criteri di valutazione, salute, sicurezza e igiene sul lavoro;
• temi di propria competenza ai fini della contrattazione decentrata integrativa;
• formula, se del caso, proposte a seguito della valutazione di fatti segnalati da dipendenti relativamente ad azioni di discriminazione.
c. Di verifica riguardo:
• i risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
• gli esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo, gli esiti di azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro;
• l’assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, progressione di lavoro, nella sicurezza sul lavoro.

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